Inauguro con questo post una serie di interviste a persone comuni che parlano bene le lingue straniere: l’obiettivo è condividere con i lettori del nostro blog consigli, risorse e metodi per migliorare rapidamente.

Ho deciso d’iniziare con un amico conosciuto tempo fa in occasione di un progetto che prevedeva una job experience al’estero. Michele parlava già allora un ottimo inglese, pur non avendo mai vissuto in un paese anglofono: i suoi consigli sono davvero preziosi per chi vuole imparare o migliorare la conoscenza di una lingua straniera utilizzando, tra gli altri strumenti, internet. Ringrazio moltissimo Michele per il suo tempo.

intervista-a-michele-gallo-i-preziosi-consigli-di-un-perfetto-bilingue-per-migliorare-il-proprio-inglese-e-non-solo-mosalinguaMichele Gallo

Lingue straniere parlate: Inglese e Giapponese

Nazionalità: Italiana

Anni: 27

Professione: IT Helpdesk Support

Vive in: Scozia

La MosaIntervista

Si sente spesso ripetere che, per imparare una lingua, è necessario vivere per un po’ di tempo nel paese in cui è parlata. Tu sei la dimostrazione vivente del contrario, perché quando ci siamo conosciuti, parlavi un ottimo inglese pur non avendo mai messo piede in un paese anglofono. Cosa ne pensi?

È innegabile che vivere sul posto ti aiuti a migliorare molto più velocemente, ma si può anche raggiungere un buon livello studiando ed esercitandosi. Nel caso dell’inglese è molto facile procurarsi materiale in lingua: ascoltare tanto ed abitualmente aiuta ad avere dimestichezza e confidenza.

Anche lo studio della grammatica e gli esercizi aiutano, nonostante tutti li odino, ma scrivere e riscrivere, leggere e rileggere una forma grammaticale fissa il concetto più di ogni cosa. Soprattutto, non abbiate paura di parlare, lasciatevi andare anche se fate errori, è assolutamente normale farne.

Hai una laurea in lingue e letterature straniere (inglese e giapponese): quanto il tuo corso di studi ha influito sulle tue competenze linguistiche? Quanto il tuo approccio personale allo studio di queste lingue?

Alle superiori avevo un’insegnante d’inglese incapace, in pratica la sua lezione era un’ora di ricreazione, ma la mia passione per l’inglese mi ha spinto a studiare anche senza il supporto di un insegnante competente. All’Università non ho avuto problemi, ma sicuramente avere degli ottimi docenti mi ha aiutato in modo fondamentale non solo per sentirmi stimolato, ma anche per arricchire le mie conoscenze ed acquisire un buon metodo. Sai cosa, però, più di tutto mi ha spinto ad imparare? Essendo appassionato di manga e videogiochi, studiando l’inglese potevo avere accesso a molto più materiale di quanto non potessi trovarne in italiano. Poter giocare a Final Fantasy VII ad esempio, forse il videogioco più bello della storia (concordo pienamente, ndr), per quanto possa sembrare stupido, è stato uno dei primi grandi stimoli a migliorare.

Da un annetto ormai vivi ad Edinburgh… perché questa scelta? Come ti trovi?

Dopo aver partecipato a due stage nel settore alberghiero, e dopo aver vissuto a Bologna per un anno, cercavo una città in UK che potesse combinare i due fattori: la possibilità di trovare un lavoro nel settore in cui avevo esperienza e un ambiente a misura d’uomo, ma comunque con tutte le comodità e gli stimoli della grande città. Purtroppo non sono riuscito a trovare lavoro in un hotel, ma, dopo una prima esperienza non proprio entusiasmante, ho trovato un lavoro soddisfacente che mi permette di sfruttare sia l’inglese che l’italiano. La città poi è davvero molto carina e, nonostante le dimensioni, è molto vivace soprattutto culturalmente.

Come è stato il tuo impatto con l’accento scozzese, indiscutibilmente uno dei più difficili da capire?

All’inizio piuttosto traumatico, anche se c’è da dire che l’accento di Edimburgo non è così forte come a Glasgow ad esempio. Col tempo ci fai l’orecchio e, devo ammettere, a volte anche a me capita di fare qualche uscita in scozzese.

A proposito di accenti, avevi una pronuncia eccellente anche prima di andare in Scozia… qual è il tuo segreto?

Non saprei dirti se esista un segreto, fondamentale è ascoltare tanto e cercare di riprodurre i suoni nel modo più vicino possibile. C’è anche da dire che lo studio della fonetica, spesso sottovalutato, mi ha avvantaggiato: conoscere le articolazioni dei suoni aiuta a capire come riprodurli.

Puoi dare qualche dritta ai visitatori del nostro blog per migliorare nel corso dell’apprendimento dell’inglese?

Con Internet e la banda larga, studiare inglese ormai è molto facile. Ascoltate e leggete tanto materiale! Avere la possibilità di usare wordreference.com è un vantaggio incredibile, se solo penso a quante pagine di dizionari ho dovuto sfogliare! Seguite le serie tv americane e inglesi, ce ne sono di bellissime. L’appassionarvi vi spingerà a migliorare e inoltre ogni serie, essendo ambientata in un determinato contesto, avrà un proprio vocabolario con espressioni che spesso si ripetono, aiutandovi a memorizzare (totalmente d’accordo, l’avevo anche segnalato in questo articolo sulle serie in inglese, ndr). Sul digitale terrestre date un occhio a BBC World, magari sarà un po’ difficile, ma avrete modo di ascoltare l’inglese migliore. Altro sito che consiglio è forvo.com, dove potrete ascoltare la pronuncia corretta delle parole, utilissimo quando siete indecisi o confusi!